Ray Charles a Lecce – 12/12/1985

Aver voluto Ray Charles per un concerto in una città che non aveva , e credo non abbia ancora , un teatro adeguato e per di più in inverno , a ripensarci , ha dell’incredibile – Nostra Signora dei Turchi -Teatro in Città : roba da matti ! Ma ho voglia di festeggiare i quarant’anni con qualcosa di memorabile da custodire nella memoria per il resto della vita , qualcosa da raccontare ai nipoti… A Pavia scovo un teatro-tenda da seimila posti dei Togni – quelli del circo – confinato negli acquitrini melmosi della periferia , guardato a vista da cani ringhiosi e nani diffidenti , ex artisti da circo in pensione – Eleggiamo quartier generale delle operazioni l’hotel President mentre Andrea Frongillo , dopo molti tentativi infruttuosi , finalmente trova un appartamento abbarbicato su un precipizio con vista sugli scavi archeologici della vecchia Lupiae – Tra l’indifferenza delle autorità o la loro proverbiale acrimònia , ma come si dice : Lecce è città d’arte se ne fotte di chi arriva ,se ne fotte di chi parte… si avvicina la fatidica data del concerto – Però la città sembra reagire con vivacità , consapevole che si sta preparando un vero e proprio”evento” (è il 1985) con l’arrivo in città di uno dei più celebri Artisti del pianeta ; oddio c’è chi non ha le idee chiarissime : non distingue Ray Charles da Rocky Roberts… ( quello del sabato sera in tv con Lola Falana) ; ma insomma i neri si somigliano tutti , sono tutti uguali , e non è il caso di sottilizzare poi tanto… Giovedi 12 Dicembre 1985 – giorno del concerto – al mattino il cielo è grigio e soffia un vento appiccicoso di scirocco , ma non piove fino alle prime ore del pomeriggio – Poi al tramonto si scatena il diluvio con raffiche terrificanti fino a notte alta – Va da sé che gente al botteghino se ne vede pochina ma la prevendita è stata lunga un mese , in fondo ,è stata buona- The Genius con Orchestra e Raylettes tiene il suo concerto a Lecce e alla fine anche i conti tornano grazie agli sponsors – (l’indimenticabile Giacomo Giovannetti AD di Stiassi di Bologna e Banca del Salento)- Poteva andare meglio ,certo ; ma se ci penso mi emoziono ancora ,come recitava la locandina: “Un’emozione da incorniciare , a Natale regalati Ray Charles”- Ogni tanto a qualche sedicente “operatore culturale”sciocchino ho chiesto provocatoriamente :“scusi , ma lei ha mai organizzato un concerto con Ray Charles in un luogo non luogo in una sera d’inverno buia e tempestosa…? Per molti anni gigioneggiando un po’ , ma si era ragazzi di quarant’anni… , ho diviso il mondo in due categorie : tra chi nella vita fosse disposto a “osare il proprio Ray Charles “e chi no –