Una storia in musica: Nostra Signora dei Turchi a Bologna

zero-in-condottaL’affascinante storia di una “bilocazione”: di musica e d’amore tra la Via Emilia ed il Salento: “…a quattro chilometri da Otranto e dal mare, c’è Giurdignano,classico paesino salentino con i suoi palazzi storici “influenzati” dal barocco leccese. A pochi passi dal piccolo centro storico sorge una bellissima masseria, diventata nel corso degli anni il punto di riferimento estivo per la grande musica jazz e la canzone d’autore italiana. Il nome di questo club molto particolare, a metà tra il locale di prestigio ed un’elegante residenza estiva, rappresenta bene il fascino di questo spazio : “Nostra Signora dei Turchi”. Lla cosa curiosa è che Nostra Signora dei Turchi, in inverno si trasferisce a Bologna, trasformandosi in un’agenzia che organizza grandi appuntamenti di musica jazz. Il suo ideatore, Gigi Polluce, mantiene, sia in estate che in inverno, un filo conduttore: la filosofia della “chicca”. Poche cose, maledettamente di qualità, ma anche organizzate bene… …questo “tran-tran” dell’azzardo”sicuro”, sviluppatosi su due scenari, Bologna e il Salento, ha permesso a questo leccese poco più che cinquantenne di tenere in piedi un’esperienza di proposta musicale molto interessante che ha rappresentato il punto di partenza di questa migrazione artistico-culturale tra il tacco d’Italia e la capitale europea della cultura per il 2000
(Valerio MONTEVENTI – “Zero in Condotta” Quindicinale di Bologna – Informazione, Cultura e Spettacolo – nr. 68 Ottobre 1988)